Manutenzione del parquet: come difenderlo dall’umidità

I pavimenti in parquet sono una rifinitura di pregio che aumenta notevolmente il valore di un immobile, conferendo agli ambienti interni un ottimo isolamento termico ed un tocco di particolare eleganza.
Si tratta di un materiale che necessita, però, di alcuni accorgimenti tecnici che, se bene impiegati, gli garantiranno una lunga vita.
Particolare nemico di questa tipologia di pavimentazione è l’umidità, ovvero la quantità d’acqua contenuta nell’aria, nel suolo e nelle mura perimetrali.
Il legno è una materia viva caratterizzata da un elevato grado di igroscopicità, ossia la capacità di assorbire le molecole d’acqua presenti nell’ambiente, fino a raggiungere un punto di equilibrio igrometrico. Ciò significa che una volta posato, il parquet tenderà ad equilibrare la propria umidità con quella presente nell’ambiente circostante. Per questo si ritirerà e si espanderà continuamente in maniera impercettibile.
In presenza di un eccessivo quantitativo di umidità, i listoni di cui il parquet si compone potrebbero dilatarsi in modo anomalo. La pressione creata da questo processo potrebbe comportare su un parquet non adeguatamente trattato, il sollevamento delle assi nonché la formazione di funghi e macchie di muffa.

Danni da umidità: soluzioni e prevenzione

Per evitare lo sgradevole inconveniente, sarà in primo luogo necessario monitorare il tasso di umidità interno (possibilmente avvalendosi di un igrometro), curandosi di mantenere un livello ottimale. Esso solitamente, si aggira tra il 45 e il 60%.
Nei mesi più freddi, sarà opportuno assicurarsi che la temperatura interna sia costantemente compresa tra i 19 e i 23 gradi. Così facendo si eviterà di sottoporre il parquet a grossi sbalzi termici che potrebbero creare delle micro fessure. Pertanto, all’inizio della stagione invernale, sarà bene avere cura di avviare gradualmente l’impianto di riscaldamento, aumentando progressivamente la temperatura.
In secondo luogo, sarà molto importante riparare al più presto eventuali crepe e infiltrazioni d’acqua formatesi su pareti o pavimenti, assicurandosi che non vi sia risalita di umidità.

Prevenire la formazione di umidità: consigli utili

Anche nel caso dei parquet in legno vale il detto prima che curare è meglio prevenire. Con pochi semplici accorgimenti, si potrà ridurre al minimo il rischio di danneggiamento. In particolare:

• Arieggiare quotidianamente i locali per almeno 15 minuti. Questo favorirà il ricambio dell’aria riducendo l’umidità in eccesso.
• Se si vive in una casa particolarmente umida, è bene dotarsi di un buon deumidificatore che sarà in grado di stabilizzare i livelli di acqua nell’aria e curare la manutenzione degli infissi, principale fonte di condensa in casa.
• Prestare attenzione nell’ordinaria pulizia del parquet, avendo cura di non utilizzare grandi quantità di acqua o macchine elettriche a vapore. Sarà sufficiente un panno umido con del detergente neutro, oppure l’impiego di specifici prodotti per legno facilmente reperibili in commercio.

E’ comunque sempre sconsigliato asciugare direttamente il parquet attraverso una fonte diretta di calore (ad esempio un phon o i raggi diretti del sole). Meglio privilegiare un’asciugatura graduale favorendo la circolazione dell’aria.

L’umidità tuttavia non deve in alcun modo farvi desistere dal sogno di un pavimento in legno. Le aziende specializzate come Alberani Parketti sono pronte a consigliarvi essenze particolarmente adeguate ad essere installate in zone umide. Non mancano addirittura le soluzioni per l’esterno, come il Decking Plus, dotato di specifici trattamenti idrorepellenti ed ecologici che lo renderanno bello e resistente per lunghissimo tempo.