La spazzolatura del parquet

I pavimenti in parquet rendono sofisticata ed elegante ogni casa. Ma prima che si iniziasse ad usare le liste di legno prefinite, i pavimenti in legno dovevano essere incollati ancora grezzi e solo dopo venivano stuccati, sottoposti a levigatura e poi verniciati con una finitura trasparente.

Il risultato era quello di ottenere un pavimento poco ricettivo, data la levigatura che ne impediva l’assorbimento dei liquidi. Inoltre la protezione che veniva applicata, con vari metodi, risultava come una finitura plastica e non risaltava le venature naturali del legno.

Con la prefinitura delle doghe di legno invece si possono ottenere effetti molto particolari come il decapé, gli effetti piano sega o le piallature manuali.

Il pavimento in legno spazzolato si accosta molto bene sia con arredamenti in stile rustico oppure con quelli minimal.

Come si effettua la spazzolatura del parquet prefinito

Per permettere al legno di far emergere tutta la sua bellezza in modo tridimensionale lo si sottopone alla spazzolatura. Questo procedimento forzato che si esegue con delle spazzole che ruotando ad alta velocità scavano le venature tenere del legno dando un effetto finale elegante e molto naturale, senza rovinare le fibre. Le spazzole utilizzate possono essere più o meno aggressive e con una durezza variabile in base all’effetto che si vuole ottenere oppure si possono usare quelle a filo libero, trefolato o in tynex che ne esaltano ancora di più la fiammatura.

La spazzolatura infatti è ideale per il legno di rovere e larice che si contraddistinguono per le fiamme ampie. L’effetto che si ottiene è piacevole alla vista, a patto però che non si esageri con la profondità dello scavo altrimenti i solchi appariranno grossolani e difficilmente si riuscirà a riparare con i trattamenti di verniciatura rendendo il parquet di difficile manutenzione.

Quale tipo di spazzolatura scegliere

Esistono diversi tipi di spazzolatura che solitamente vengono distinti in gradi di profondità. Il primo si limita a rendere i pori del legno assorbenti senza scavare, dal secondo al quarto sono spazzolature medie-accentuate, mentre la quinta è una spazzolatura molto profonda e decisamente rustica che raramente viene proposta.

Il consiglio è quello di richiedere un parquet dalla spazzolatura media a meno che l’ambiente in cui andrà inserito il pavimento sia spiccatamente rustico. Al trattamento di spazzolatura si può aggiungere l’effetto piano segato o piallato, o la stuccatura a mano per un effetto ancora più particolare.

La spazzolatura non serve solo a dare profondità al parquet, ma toglie la patina di legno morbida che sarebbe soggetta ai graffi. Giusto per chiarire, la spazzolatura toglie la parte di legno che cresce in estate e che risulta essere per l’appunto morbida trattenendo invece la parte cresciuta in primavera che è dura e ricca di fiammature.

Nel caso in cui la spazzolatura non sia sufficiente per destrutturare il legno secondo le varie esigenze la si può abbinare alla sabbiatura.

Si può modificare un parquet già posato?

Se si desidera modificare il parquet esistente perché magari dopo anni si è usurato in alcuni punti, o semplicemente perché non risponde più alle esigenze è possibile grazie a delle macchine orbitali con spazzole in tynex e acciaio. Queste macchine svolgono il lavoro simile a quello delle classiche spazzolatrici orizzontali da prefinitura ma tendono a lasciare delle svasature più evidenti.

Se il parquet è realizzato in legno di noce nazionale o esotici che sono legni particolarmente duri la spazzolatura risulta molto difficile, infatti solitamente non viene proposta.